Srila Bhaktivinoda Thakura

 

 

Thakura Bhaktivinoda visse una vita di lavoro e attività incessanti per Sri Krishna, la Suprema Personalità di Dio. Egli svolse tale immenso bene per il mondo che il suo lavoro può essere comparato solo a quello sconfinato di Sri Caitanya stesso e dei Gosvami.
Fu grazie ai tentativi e agli scritti divini di questa grande personalità che la tendenza al materialismo subì un arresto e portò la comunità degli intellettuali e degli studiosi a credere ai precetti nobili e agli insegnamenti di Sri Caitanya.
Se guardiamo indietro a un secolo fa, non possiamo che restare stupiti nello scoprire quanto degradata fosse la condizione della fede vaisnava, che aveva le sue pure origini nella profonda e maestosa filosofia di Caitanya Mahaprabhu. Anche se, perfino pandita di vasta erudizione non riuscivano a trovare i limiti degli straordinari precetti della filosofia di Sri Caitanya, tuttavia a quel tempo, la fede vaisnava si era degradata e la gente era arrivata a considerarla una scusa dei mendicanti per vivere a spese della società.

Tutto ciò era successo a causa della mancanza di fede dovuta all'ignoranza di uomini privi di cultura. Fu grazie al suo puro amore per Dio che Thakura Bhaktivinoda espose la profonda filosofia che era rimasta celata nelle pagine dei Veda, delle Upanisad, dei Purana e del Bhagavatam. Fu solo grazie al suo impegno nel servizio divino e alle sue parole, scritte in linguaggio semplice per poter essere facilmente compreso da tutti, che egli ha presentato questa filosofia al mondo. È stato proprio grazie ai suoi scritti e alle sue qualità divine e senza eguali che si è formata una classe di uomini educati e illuminati che ora sono orgogliosi della loro fede vaisnava e della pura e sublime filosofia di Krishna sulla quale i severi insegnamenti di Sri Caitanya sono basati.

 

 

Bhaktivinoda Thakura

 

 

Thakura Bhaktivinoda, a cui fu dato il nome di Kedaranatha Datta, nacque il 2 settembre 1838. Sebbene nato in una famiglia ricca, egli ebbe una giovinezza difficile. Trascorse i primi anni della sua vita nella casa del nonno materno a Birnagar (Ulagram), e quando ebbe tredici anni, dopo la morte del padre, andò ad abitare a Calcutta insieme alla sua famiglia.
Dopo aver completato gli studi, gli fu chiesto di essere presente nel momento della morte del nonno paterno. Costui, Rajavallabha Datta, era stato una personalità famosa a Calcutta, e si era ritirato in un posto solitario in Orissa per vivere i suoi ultimi giorni come un asceta. Egli poteva predire il futuro e sapeva quando sarebbe morto, in quanto era in grado di comunicare con esseri sovrumani.

Thakura Bhaktivinoda era dunque presente nel momento del trapasso di questa grande anima. Dopo aver ricevuto istruzioni dal nonno, visitò tutti i più importanti templi e asrama dello Stato dell'Orissa. Poi Bhaktivinoda Thakura cominciò a lavorare nel Dipartimento di studi dello Stato dell'Orissa, dove introdusse per la prima volta la lingua inglese. Scrisse un libretto sugli asrama dello Stato, in cui è citato un asrama che era stato di proprietà di un suo antenato.

"Possiedo un piccolo villaggio nello stato dell'Orissa, Chotimangalpur," scrisse. "In quel villaggio c'è una casa religiosa che fu messa a disposizione degli uomini santi dai miei predecessori affinché potessero usufruirne gratuitamente. Il capo di quella istituzione smise di provvedere ai loro bisogni quando essi cercavano rifugio durante le notti di pioggia. Quando fui a conoscenza di questi fatti, minacciai i responsabili che avrei portato via loro tutte le terre, se in futuro mi fossero state riportate ancora lamentele di questo genere."

In seguito Bhaktivinoda Thakura cominciò a lavorare per il governo e fu trasferito nel Bengala. In un paese della regione fece una presentazione dello Srimad Bhagavatam che rimase storica perché attrasse l'attenzione di migliaia di persone. Egli fece conoscere a tutti quali tesori erano nascosti in ogni pagina del Bhagavatam, e aggiunse che quest'opera avrebbe dovuto essere letta da tutti coloro che sono attratti dalla filosofia. Qualche anno dopo fu trasferito in un paese chiamato Champaran. Qui c'era un brahma daitya (un fantasma particolare) che viveva in un grande albero baniano, ed era venerato da molte persone degradate. Un giorno il padre di una famosa studiosa venne da Bhaktivinoda per chiedere l'elemosina, e Thakura Bhaktivinoda immediatamente lo impegnò a leggere il Bhagavatam sotto l'ombra dell'albero baniano dove viveva il fantasma.
Dopo un mese, appena la lettura fu terminata, l'albero si schiantò al suolo e lo spirito maligno se ne andò per sempre. Eccetto poche persone disoneste che adoravano il fantasma, tutti gli furono grati per quell'intervento.

 

Bhaktivinoda Thakura

 

Lo spostamento successivo di Bhaktivinoda fu a Puri. Il commissario del governo fu contento di averlo nella sua divisione, e subito gli chiese di controllare l'andamento del tempio di Jagannatha in rappresentanza del governo. Grazie all'impegno di Bhaktivinoda le molte irregolarità truffaldine furono denunciate e il momento dell'offerta del cibo alle Divinità tornò alla più completa puntualità. A Thakura Bhaktivinoda fu assegnato l'incarico di dirimere una questione riguardante un certo Bisikisena, che pretendeva di essere un'incarnazione di Maha-Visnu. Durante l'investigazione, Thakura Bhaktivinoda scoprì di essere di fronte a un imbroglione e farabutto, e lo denunciò per aver trasgredito alle leggi.
Dopo il processo, Bisikisena fu condannato a un anno e mezzo di prigione, ma morì dopo poco la sua incarcerazione. Quell'uomo era davvero in possesso di poteri sovrannaturali, risultato di pratiche non spirituali, e fu per questa ragione che non era riuscito a controbattere alle parole di Thakura Bhaktivinoda quando questi andò ad arrestarlo. Bisikisena era molto temuto dalle persone comuni e tutti avevano avvertito Srila Bhaktivinoda di stare attento, di non provocare la sua ira anche se per questioni di giustizia, in quanto rischiava delle serie conseguenze. Tuttavia Bhaktivinoda Thakura, sebbene non le ostentasse perché non voleva che la gente ne venisse a conoscenza, era in possesso di grandi qualità e forza spirituali, grazie alle quali riuscì facilmente a vincere il potere demoniaco dell'impostore. Dopo la caduta di Bisikisena si presentò un altro impostore, che proclamava di essere Balarama incarnato, ma il suo piano venne sventato, così come quello delle altre pseudo-incarnazioni di Dio.

Durante la sua permanenza a Jagannatha Puri, Thakura Bhaktivinoda impiegò molto del suo tempo a trattare argomenti di conoscenza spirituale, e compilò note sul Vedanta Sutra con il commento di Baladeva Vidyabhusana che furono poi pubblicate. Compose, inoltre, il Kalyana-kalpataru, dal quale è stata tratta una canzone, Vibhavari Sesa, che troviamo nelle sezione dedicata alle preghiere. Questo scritto è davvero un lavoro immortale, e può essere annoverato a pieno diritto tra i lavori divini di Narottama dasa Thakura. Nel 1877 egli lasciò Puri per un altro incarico che gli era stato affidato, e nel 1881 cominciò a pubblicare un famoso giornale chiamato Sajjana-tosani ("La soddisfazione dei puri devoti"). In quel periodo pubblicò anche la Sri Krishna Samhita, che rivela al mondo la dottrina che può spiegare l'esistenza spirituale di Krishna. Questo libro aprì gli occhi alla classe più colta della società indiana, e spiegò quale fosse la loro vera relazione con Dio. Attrasse anche l'ammirazione di molti studiosi tedeschi, perché sebbene il pubblico tendesse a credere che Krishna è soltanto una creazione poetica di carattere erotico, Srila Bhaktivinoda rivelò, sulla base delle evidenze scritturali vediche, che Krishna è il Parabrahman, la Suprema Persona Trascendentale, l'Essere Assoluto. Alla fine della sua permanenza nel villaggio di Narail, Bhaktivinoda Thakura visitò Vrindavana. Li incontrò una banda di briganti conosciuti come Kanjhara. Questi potenti banditi infestavano le strade tutt'intorno al luogo santo e attaccavano gli innocenti pellegrini. Thakura Bhaktivinoda portò queste notizie al governo, e dopo diversi mesi di lotta fu possibile estirpare per sempre quella piaga da Vrindavana.

Fu solo grazie al suo impegno nel servizio divino e alle sue parole, scritte in linguaggio semplice per poter essere facilmente compreso da tutti, che egli ha presentato questa filosofia al mondo.
È stato proprio grazie ai suoi scritti e alle sue qualità divine e senza eguali che si è formata una classe di uomini educati e illuminati che ora sono orgogliosi della loro fede vaisnava e della pura e sublime filosofia di Krishna sulla quale i severi insegnamenti di Sri Caitanya sono basati.

 

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Da quel momento in poi, Bhaktivinoda Thakura predicò estensivamente a grandi folle, spiegando tutte le regole del sankirtana dei santi nomi, Hare Krishna, Hare Krishna, Krishna Krishna, Hare Hare / Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare Hare.
Mentre risiedeva a Barasat, Thakura Bhaktivinoda incontrò il famoso scrittore bengali Bankimacandra. Questo drammaturgo e scrittore di novelle aveva appena finito un libro su Krishna, e sapendo che Srila Bhaktivinoda era un'autorità per quanto riguardava Krishna, gli affidò il manoscritto affinché potesse controllarlo. L'opera era piena di speculazioni e idee mondane di derivazione occidentale, e dopo quattro giorni di discussioni Bhaktivinoda indusse Bankimacandra a rivedere l'intero testo e ad inserirvi i precetti puri e trascendentali di Sri Caitanya.

Durante il suo ultimo anno a Barasat, un noto giudice gli chiese di pubblicare un'edizione autorizzata della Srimad Bhagavad-gita con i commenti di Sri Visvanatha Cakravarti Thakura e con l'aggiunta delle traduzioni (di Bhaktivinoda).
Nella prefazione Bankimacandra espresse la propria gratitudine al Thakura per lo sforzo letterario, e quando il libro fu pubblicato le copie si esaurirono subito.
In seguito, Thakura Bhaktivinoda pubblicò un importante lavoro intitolato Sri Caitanya-siksamrita ("Gli insegnamenti nettarei di Sri Caitanya"), che tratta della dottrina teistica del Signore e delle filosofie degli speculatori occidentali. In questo libro egli sconfigge, punto per punto, tutte le altre filosofie e stabilisce la filosofia di Sri Caitanya come suprema.

Nel 1885 fondò una società chiamata Sri Visva-vaisnava-raja-sabha per la propagazione della pura hari-bhakti. Molti eminenti cittadini di Calcutta si unirono alla società, e furono costituiti numerosi comitati con compiti specifici. Thakura Bhaktivinoda aveva un grande desiderio, per il quale si sentiva ansioso: vedere la terra dove Sri Caitanya era vissuto. Perciò richiese molte volte un trasferimento in qualsiasi altro luogo purché fosse vicino a Navadvipa. Non ricevendo una risposta affermativa, egli rassegnò formalmente le dimissioni dal servizio, ma anche queste gli furono negate. Ottenne però l'agognato trasferimento.

Fu assegnato a Krishnanagar, circa 40 chilometri da Mayapur, Navadvipa. Una volta giunto in quel luogo, non lasciò passare un solo momento libero senza visitare la terra di Navadvipa. Egli stesso condusse una seria ricerca sugli esatti luoghi dove si erano svolti i divertimenti di Sri Caitanya. Bhaktivinoda Thakura era convinto che il paese di Navadvipa del tempo non fosse l'ubicazione originale, e dette inizio a una vigorosa inchiesta per conoscere la verità. Tuttavia non era facile eludere l'intervento di un gran numero di persone che cercavano di fargli credere che il luogo di nascita di Caitanya era proprio quel luogo. Dopo un attento esame, gli venne detto che l'antica Mayapur era andata perduta per lo spostamento del letto del Gange. Non ancora soddisfatto da questa spiegazione, Srila Bhaktivinoda continuò la sua ricerca dello yoga pitha (il luogo dove era nato Caitanya).
Dopo aver superato molte difficoltà, venne a conoscenza di un posto che era venerato da molte anime realizzate, ed era da loro considerato come il vero luogo dell'apparizione di Sri Caitanya Mahaprabhu, luogo che a quel tempo era in possesso dei maomettani. Successive indagini in loco, sostenute da avvaloranti testimonianze di antiche mappe del diciottesimo secolo in cui compariva il nome "Sri Mayapur", lo aiutarono a scoprire il vero yoga-pitha. La scoperta definitiva portò alla pubblicazione di un prezioso scritto chiamato Navadvipa-dhama-mahatmya, il cui quinto capitolo è stato pubblicato in una versione bengali sulla rivista Back to Godhead (Ritorno a Krishna) dell'ISKCON.

 

L'anno 1895 fu l'anno più importante nella storia del mondo vaisnava, e Thakura Bhaktivinoda ne era stato il primo artefice. Fu in quell'anno che egli ufficialmente inaugurò il posto dove era nato Sri Caitanya, e mostrò la sua grande importanza agli occhi del pubblico. Migliaia di visitatori parteciparono alla funzione che fu tenuta a Sri Mayapur stessa.
Poco dopo essersi ritirato dal suo impiego, Thakura Bhaktivinoda in persona, in uno spirito di perfetta umiltà e con l'idea di stabilire nel modo più concreto possibile la sua importantissima scoperta, andò di porta in porta a chiedere fondi per costruire un tempio.
Nel giornale Amrita Bazar Patrika, il 6 dicembre 1894, in un articolo si legge: "Babu Kedaranatha Datta, il distinto magistrato che si è appena ritirato dal servizio, è uno dei membri più attivi. Non solo Babu Kedaranatha Datta è stato incaricato dal suo comitato di trovare sottoscrizioni a Calcutta e in qualsiasi altra città, ma è anche determinato ad andare di casa in casa, se necessario, a chiedere una rupia a ciascun gentiluomo indu per questo nobile scopo.
Se Babu Kedaranatha Datta resterà determinato in questa decisione di andare in giro con una borsa da elemosina in mano, ci auguriamo che nessun gentiluomo indu, la cui casa sia onorata dalla visita di un tale devoto bhakta come Babu Kedaranatha, lo congederà senza lasciargli un'offerta, per quanto piccola possa essere, destinata al Fondo del tempio di Gaura-Visnupriya."

Bhaktivinoda Thakura si recò da persone che non avrebbe mai, per nessun motivo, avvicinato, ma lo fece per la missione di Sri Caitanya. I suoi sforzi non furono vani, giacché la somma raccolta contribuì alla costruzione di un edificio sul luogo santo dell'apparizione di Sri Caitanya.
L'attività di predica del santo nome, nel frattempo, continuava entusiasticamente, permettendo la diffusione del santo nome nei luoghi più sperduti del globo. Subito dopo la scoperta del luogo di nascita di Sri Caitanya, dalla penna di Bhaktivinoda uscì la Gauranga-smarana-mangala-stotra, preceduta da una prefazione in inglese sulla vita e i precetti di Sri Caitanya. Questa fu acquisita da tutte le istituzioni culturali di entrambi gli emisferi.
Quanto più i nomi di Caitanya e di Krishna venivano predicati, tanto più Thakura Bhaktivinoda si sentiva felice. In seguito egli scrisse ampie annotazioni sulla Sri Brahma Samhita e sullo Sri Krishna-karnamrita, e dette al mondo lavori immortali e preziosi come lo Sri Hari-nama-cintamani e il Bhajana-rahasya. Egli poi lo pubblicò, corredandolo di spiegazioni, tratte dallo Srimad-bhagavatarka-marici-mala, che contiene i più importanti sloka dello Srimad Bhagavatam riguardanti il vaisnavismo.

La sua penna mai stanca produsse altre numerose opere sulla filosofia vaisnava. Cominciava a scrivere a notte tarda, subito dopo aver finito il suo lavoro, e restava sveglio fino all'una o alle due del mattino componendo canzoni e letteratura. Molti dei suoi lavori apparvero nella rivista Sajjana-tosani.
Divideva equamente le sue energie tra l'impegno nello scrivere e la predica del santo nome nelle varie regioni del Bengala. La sua presenza personale nei villaggi aveva un effetto prodigioso sulla gente. Per mantenere un centro di predica a Nadia fece costruire una casa a Sri Godruma-dvipa, che tuttora è chiamata Sri Svananda-sukhada-kunja. In questa dimora la predica di hari-nama continuò a pieno ritmo.
Agli inizi del ventesimo secolo Bhaktivinoda Thakura scelse di vivere a Puri, e proprio sulla spiaggia costruì una casa. Molte anime sincere cercarono le sue benedizioni, ricevendole prontamente.

Nel 1908 egli prese l'ordine di rinuncia accettando l'iniziazione di babaji da Srila Gaurakisora dasa Babaji. Benché stesse conducendo la vita di una persona dedita alla rinuncia, non riusciva ad evitare di incontrare gente di ogni genere che veniva costantemente a trovarlo e tutti ricevevano istruzioni spirituali e benedizioni a profusione.
Nel 1910 Thakura Bhaktivinoda si chiuse in se stesso e rimase in uno stato di perfetto samadhi, ossia nella piena concentrazione sui divertimenti eterni del Signore.
Nel 1914 lasciò questo mondo per il reame di perfetta felicità di Goloka, nel giorno in cui si commemora la scomparsa di Sri Gadadhara.
Qui noi citiamo un verso che Srila Bhaktivinoda scrisse nel 1871 a proposito del samadhi di Haridasa Thakura, per spiegare l'effetto che un vaisnava produce in questo mondo anche dopo la sua scomparsa:

 

Ragiona male chi dice che i vaisnava muoiono.
Quando tu ancora vivi nel suono!
I vaisnava muoiono per vivere, e mentre vivono
cercano di diffondere il santo nome ovunque!

 

Srila Bhaktivinoda predisse: "Presto apparirà una grande personalità che predicherà il santo nome di Hari in tutto il mondo."
È chiaro che Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada è quella persona. Io offro i miei prostrati omaggi a tutti i devoti che si sono sottomessi ai suoi piedi di loto, e anche a quei devoti che nel futuro prenderanno rifugio ai suoi piedi di loto.
Ripetutamente, offro i miei umili omaggi ai suoi piedi di loto. Possa egli benedire questo primo tentativo di traduzione in modo che possa essere accettato dal Signore, Sri Krishna; voglia Egli impegnarmi nel servizio dei sei Gosvami di Vrindavana, al servizio di Sri Caitanya e di Srimati Radharani.

 

Acyutananda Svami
20 agosto 1972
Giorno della scomparsa di Srila Rupa Gosvami
Tempio di Radha-Damodara
Seva-kunja, Vrindavana

 

 

 

 

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