Il vegetarianesimo

 

Thali

 

 

Le chiare traduzioni dai classici sul bhakti-yoga in sanscrito e bengali hanno assicurato a Srila Prabhupada una reputazione fra gli eruditi. Ma fu la sua cucina che più di ogni altra cosa lo rese caro ai suoi primi seguaci di New York del Lower East Side. Nel primo tempio e ashram che aprì, Srila Prabhupada educò i suoi discepoli non solo sugli insegnamenti della Bhagavad-gita, ma anche nell'arte della cucina vegetariana spirituale dell'India. Naturalmente tutti gustarono pienamente queste lezioni - specialmente la prova finale di assaggio. Da quei primi tempi, il movimento fondato da Srila Prabhupada è cresciuto in modo impressionante e vanta oggi centinaia di templi, comunità rurali e ristoranti in tutto il mondo, i quali, nel loro complesso, distribuiscono milioni di pasti spirituali vegetariani ogni anno. I deliziati beneficiari di questa attività vanno dai responsabili stessi degli ottimi ristoranti vegetariani, ai poveri senzatetto che ricevono gratuitamente nutrienti pasti dagli Hare Krishna Food for Life in varie città del mondo.

Molte persone sanno che una dieta vegetariana è salutare. Ma sarebbe uno sbaglio pensare che i benefici di una dieta vegetariana siano stati scoperti solo di recente. Non voglio minimizzare i molti recenti rapporti medici e scientifici che dimostrano così chiaramente la relazione che c'è fra diete a base di carne e "killer" implacabili come il cancro e le malattie di cuore. È certo qualcosa su cui vale la pena fare ricerche e studiare. Molto tempo fa, la Bhagavad-gita aveva già identificato la carne, il pesce e le uova come cibo dannoso al benessere del corpo. Secondo la Bhagavad-gita tali cibi "causano ansietà, sofferenza e malattia." La Bhagavad-gita raccomanda cibi influenzati dalla virtù, cibi vegetariani: "I cibi cari a coloro che sono influenzati dalla virtù accrescono la durata della vita, purificano l'esistenza e danno forza, salute, soddisfazione e felicità." Questi sono i cibi che vengono giornalmente preparati in tutti i Centri Hare Krishna. La Bhagavad-gita dice che tali cibi sono nutrienti e gradevoli al cuore. Che si può chiedere di più? Che dire di un pianeta più vivibile? Una dieta vegetariana è favorevole all'ambiente.

La Bhagavad-gita dice: "I corpi di tutti gli esseri viventi si nutrono di alimenti che crescono con le piogge." Perfino i consumatori di hamburger dei fast-food dipendono dai vegetali per il loro nutrimento - i vegetali si sono soltanto trasformati nella carne della mucca che li ha mangiati. Ma cibarsi di vegetali in quella forma è dannoso per il nostro pianeta. Grandi foreste pluviali vengono distrutte per fare spazio agli allevamenti di bovini nei paesi in via di sviluppo. Una dieta centrata sulla carne è anche uno spreco delle già scarse risorse agricole. Oggi la maggior parte della carne è prodotta con nutrimenti a base di legumi e di cereali, e, ad esempio, sono necessari 7 chili di cereali per ottenere mezzo chilo di manzo. Una dieta vegetariana è una dieta compassionevole. Comporta minore sofferenza per le altre creature viventi.

Questo messaggio umano sta diventando sempre più significativo per coloro che amano gli animali, ma nonostante la recente crescita di interesse per i diritti degli animali, la preoccupazione per gli animali non è qualcosa di nuovo. Per migliaia di anni la tradizione spirituale dell'India ha mostrato in modo consistente un'attitudine all'ahimsa, cioè alla non-violenza verso tutti gli esseri viventi. E' bello vedere come tante persone celebri si sono messe in prima linea - parlando (o cantando) nelle diverse campagne propagandistiche per convincere la gente a non indossare più pellicce, a non mangiare più vitello o manzo, a non comprare più cosmetici sperimentati su animali e così via.

La nostra preoccupazione per le creature di Dio, però è fondata su qualcosa di ancora più solido e permanente. Questa è la visione eccezionale delineata nella Bhagavad-gita. Le mode che si basano su motivazioni possono cambiare, ma un impegno genuino fondato sulla reale conoscenza rimane incrollabile in ogni circostanza. Sri Krishna dice nella Bhagavad-gita: "L'umile saggio illuminato dalla vera conoscenza vede con occhio equanime il brahmana nobile ed erudito, la mucca, l'elefante, il cane, e il mangiatore di cani (fuori-casta)." Questa visione di uguaglianza è la chiave per poter rispettare ogni forma di vita. Anche gli animali hanno l'anima.

La vera conoscenza ci illumina sul fatto che la violenza sugli animali non è soltanto una questione di etica astratta. Secondo i Veda (i testi spirituali dell'antica India) chi uccide gli animali direttamente o indirettamente (per esempio comprando carne), ne riceverà una reazione precisa, qualcosa che va al di là degli scrupoli morali e dei rimorsi di coscienza. La reazione a noi destinata può non arrivare immediatamente, ma prima o poi ci sarà, nella forma di malattia, di incidente o di violenza. Quello che viene lanciato, torna indietro come un boomerang, in questo caso, nella forma di pena e di sofferenza. Questo inesorabile ciclo di azioni e reazioni è chiamato "la ruota del karma", e mangiare carne provoca indubbiamente un cattivo karma.

Tutto ciò fa sorgere una domanda naturale: che dire delle piante? Non ricevono karma anche i vegetariani che uccidono le piante? La risposta è sì. È chiaro però, che in molti casi non è necessario uccidere la pianta per ottenere la parte da utilizzare come cibo. Per esempio, si può prendere un pomodoro senza uccidere la pianta. C'è tuttavia un po’ di karma anche per questo. Cosa ne diresti se qualcuno prendesse una parte del tuo corpo come cibo? E in molti casi è necessario uccidere la pianta. Rimane dunque il quesito del karma. È però possibile liberarsi dal karma, e per questo si deve andare al di là del vegetarianesimo ordinario in favore del vegetarianesimo spirituale, e la Bhagavad-gita spiega come farlo.

Il principio fondamentale del vegetarianesimo spirituale è che tutto nell'universo è parte dell'energia di Dio. Questo significa che tutto, incluso il cibo, dovrebbe essere usato in connessione con Dio. Questo è ciò che si chiama sacrificio. Per sacrificio intendo l'attitudine di fare qualcosa per il piacere di qualcun altro. Per esempio, una madre si sacrifica per i figli, ed è pronta a fare molte cose per renderli felici. Un tipo di sacrificio è quello di preparare del cibo per gli altri. Ci vuole tempo ed energia per trovare gli ingredienti, cucinarli, lavare le pentole e così via. È un atto d'amore. È l'opposto dell'egoismo. In modo analogo la Bhagavad-gita raccomanda che si compia il sacrificio di cucinare per Dio, Krishna: "I devoti del Signore sono liberi da ogni peccato perché mangiano solo cibo offerto in sacrificio. Gli altri che preparano cibi solo per il proprio piacere in verità mangiano solo peccati." In altre parole, se si prepara il cibo vegetariano come sacrificio a Krishna, si può essere liberi dal karma. Poiché Dio è onnipotente, Egli può trasformare l'energia materiale del karma in energia spirituale. A questo punto, dovrei dire qualcosa riguardo aKrishna. Secondo la Bhagavad-gita, Dio è uno, Egli è il creatore di tutte le cose, materiali e spirituali.

Quello stesso Dio è conosciuto in diverse parti del mondo con molti nomi diversi. La maggior parte di questi nomi si riferiscono a Dio come creatore, l'essere più potente e così via. Questi nomi sono in una certa misura impersonali, nel senso che titoli del tipo "re", "presidente" o "comandante in capo" sono impersonali. Essi designano la posizione ma non definiscono in modo preciso la persona che occupa la posizione. In ultima analisi, comunque, è una persona che occupa la posizione di Dio, ed Egli ha nomi intimi e personali. Krishna è uno di questi nomi personali, e significa "colui che affascina tutti". Krishna è la persona di Dio. Secondo i Veda, Krishna discende periodicamente dal mondo spirituale in questo mondo materiale, a volte nella Sua forma personale originale e altre volte in altre forme personali come quella di Buddha.

L'avatara, o incarnazione, più recente di Krishna fu Sri Chaitanya, che apparve in India circa cinquecento anni fa e insegnò l'amore per Dio con il Suo stesso esempio. È possibile offrire a Krishna cibi non vegetariani? Nella Bhagavad-gita Krishna dice: "Se qualcuno Mi offre con amore e devozione una foglia, un fiore, un frutto e dell'acqua, Io accetterò la sua offerta." Krishna non dice che accetterà cibi non vegetariani, come carne, uova o pesce. Egli specifica alimenti vegetariani. Ma ciò che è ancora più importante è sapere che Krishna chiede amore e devozione. Questi sono gli ingredienti essenziali nelle offerte vegetariane che prepariamo per il Suo piacere.

Ora che ho spiegato la filosofia che si cela dietro le nostre preparazioni cucinate per essere offerte a Krishna, darò anche direttive specifiche sul modo esatto richiesto per compiere una semplice offerta. Cominciamo con alcuni preliminari. Si dice che la pulizia sia vicina alla divinità, perciò tenete la cucina ben pulita mentre lavorate. Inoltre non assaggiate nessuna delle vostre preparazioni finché non le avrete offerte a Krishna. Ora passiamo all'offerta in sé. In primo luogo, se c'è qualche esitazione per quanto riguarda il fatto di offrire il cibo in modo specifico a Krishna, offritelo semplicemente a Dio secondo la comprensione che avete di Lui. Ma se volete offrire il vostro cibo a Krishna, ecco come procedere:

In un angolo della vostra cucina potete allestire un piccolo altare. Su questo altare potete sistemare tre immagini - una del maestro spirituale, una di Krishna e una di Sri Chaitanya. Il maestro spirituale, o guru, è il rappresentante di Krishna, ed è attraverso il maestro spirituale che Krishna riceve le offerte. Se qualcuno intraprende seriamente la pratica del bhakti-yoga, alla fine vorrà avere un contatto diretto con un maestro spirituale vivente, mediante l'iniziazione. In tal caso si potrà usare un'immagine del proprio maestro spirituale per offrire il cibo. Ma fino a quel momento si possono fare le proprie offerte alle immagini di Srila Prabhupada, di Sri Chaitanya e di Sri Krishna. Per l'offerta, la cosa migliore è avere un piatto a parte, che non viene usato per nessun altro scopo. Quando avete finito di cucinare, potete mettere un po’ di ogni preparazione sul piatto dell'offerta. Zuppe e bevande possono naturalmente essere poste in coppe o bicchieri appositi, anch'essi usati solo per l'offerta.

L'offerta più semplice che si può fare consiste nel porre davanti alle immagini di Srila Prabhupada, di Krishna e diSri Chaitanya il piatto dell'offerta e chiedere Loro di accettare il cibo. Ma la procedura usuale è quella di recitare alcune preghiere sanscrite tradizionali, o mantra. Ognuno dei seguenti mantra dovrebbe essere recitato sottovoce tre volte. Non è necessario pronunciare anche la traduzione italiana. Io la metterò qui dopo ogni mantra in modo che conosciate il significato di ognuno di essi.

 

nama om vishnu-padaya
krishna-presthaya bhutale
srimate bhaktivedanta
svamin iti namine

 

"Offro i miei rispettosi omaggi a Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, che è molto caro a Sri Krishna, poiché ha preso rifugio ai Suoi piedi di loto."

 

namas te sarasvate deve
gaura-vani-pracharine
nirvisesa-sunyavadi
pascatya-desa tarine

 

I nostri rispettosi omaggi a te, o maestro spirituale, servitore di Bhaktisiddhanta Sarasvati Goswami. Tu stai gentilmente predicando il messaggio di Sri Chaitanya e stai liberando i paesi occidentali, invasi dall'impersonalismo e dal nichilismo."

 

namo maha-vadanyaya
krishna-prema-pradaya te
krishnaya krishna-caitanya
namine gaura-tvise namah

 

"Offro i miei rispettosi omaggi al Signore Supremo, Sri Krishna Chaitanya, che è l'incarnazione più magnanima perfino di Krishna Stesso; infatti Egli concede liberamente ciò che nessun altro ha mai concesso - il puro amore per Krishna."

 

go brahmana hitaya ca
jagad-hitaya krishnaya
govindaya namo namah

 

"Offro i miei rispettosi omaggi alla Suprema Verità Assoluta, Krishna, che è il benefattore delle mucche, dei brahmana e di tutti gli esseri viventi. Offro i miei ripetuti omaggi a Govinda (Krishna), che è la fonte di piacere per i sensi di tutti gli esseri."

 

Dopo aver recitato questi quattro mantra tre volte ognuno, potete recitare varie volte il mantra seguente, che è chiamato il maha-mantra, o grande mantra:

 

Hare Krishna Hare Krishna
Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama
Rama Rama Hare Hare

 

Quando l'offerta è completata, voi e la vostra famiglia o gli ospiti potrete gustare il pranzo. Preparatevi ad un'esperienza altamente nutriente e di grande soddisfazione. Infatti, quando il cibo è offerto a Krishna, si trasforma. Non solo diventa esente da karma, ma è saturo di energia spirituale positiva. La parola sanscrita per indicare il cibo spirituale offerto a Krishna è prasadam, che significa "misericordia".

Il prasadam è particolarmente meraviglioso perché è sufficiente mangiarlo per progredire spiritualmente. Ci si libera dal karma e si sperimentano piacere ed energia spirituale. Come affermò Sri Chaitanya cinquecento anni fa: "Questi ingredienti, come lo zucchero, la canfora, il pepe nero, il cardamomo, i chiodi di garofano, il burro, le spezie e la liquirizia, sono tutti materiali. Tutti hanno assaggiato queste sostanze materiali. Eppure questi ingredienti del prasadam contengono gusti straordinari e fragranze non comuni. Gustateli e sperimenterete di persona la differenza.
A parte il gusto in sé, anche il profumo soddisfa la mente e fa dimenticare qualsiasi altro tipo di dolcezza. Perciò, si deve capire che questi ingredienti ordinari sono stati toccati dal nettare spirituale delle labbra di Krishna; esse hanno trasferito in loro le Sue stesse qualità spirituali."

Per una breve, ma comprensiva panoramica della filosofia del vegetarianesimo spirituale, e per poter disporre di una serie di ricette vegetariane internazionali, leggete Alta cucina vegetariana. Questo libro è una buona introduzione al vegetarianesimo per voi, per un amico o un parente. Lo troverete presso i nostri Centri oppure lo potrete ordinare inviandoci una mail. Per informazioni sul vegetarianesimo e religione, per saperne di più sulla vita di Srila Prabhupada, per altri dettagli sulla pratica del bhakti-yoga, scrivete al Tempio più vicino a voi.

Grazie. Hare Krishna.

 

 

 

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